Stefano Zaccarini effettua, all’interno del suo ambulatorio di fisioterapia a Meldola, in provincia di Forlì Cesena, esami personalizzati per la prevenzione e il trattamento degli infortuni legati alla corsa.
La nostra specie (Homo Erectus) si è distinta 2 milioni di anni fa per la sua capacità di correre sulla lunga distanza grazie a caratteristiche anatomiche sviluppate durante l’evoluzione e dovute all’adattamento:
La corsa è un’attività che potremmo definire primordiale: esiste da quando esiste l’uomo. Correre è naturale quanto camminare, ma strada facendo spesso perdiamo questo istinto. Intorno al primo anno di vita impariamo a camminare spontaneamente senza che nessuno ci insegni a farlo e, gradualmente, quando sentiamo la necessità di andare più veloci, corriamo! Grazie allo sport alcuni di noi corrono tutta la vita, ma la maggior parte delle persone perde la propria abilità nel farlo. Di punto in bianco, molto spesso per perdere qualche chilo o per rimettersi in forma, ci si ricorda che esiste la corsa.
Nonostante le incredibili dotazioni di cui la natura ci ha fornito, ogni anno più del 50% dei podisti subisce almeno un infortunio dovuto alla scarsa capacità di adattarsi alle ripetute sollecitazioni a cui viene sottoposto.
Proprio per questo, ogni volta che si presenta un paziente in studio, la frase che mi rimbalza in testa come un mantra è sempre la stessa: “Il corpo si adatta sino a quando il carico applicato non è superiore alla sua capacità di adattamento”.
Indipendentemente dal motore, le abilità, la biomeccanica, le scarpe usate, la maggior parte degli infortuni si verifica perché eseguiamo allenamenti troppo intensi, poco graduali e spesso intervallati da pause di inattività troppo lunghe, impedendo al nostro corpo di adattarsi alle diverse sollecitazioni a cui viene sottoposto.
Inutile testare cure miracolose, farmaci, nuove terapie strumentali o incontrare decine di specialisti, quando spesso gli errori più comuni non derivano dal fatto che stiamo sollecitando le strutture del nostro corpo, ma solo dal calcolo errato dello stress meccanico.
Passare l’intera giornata seduti dietro ad una scrivania crea un disadattamento al carico e alle sollecitazioni a cui il corpo verrà sottoposto durante l’allenamento.
Correre 1 o 2 volte alla settimana per distanze o con pendenze a cui eravamo abituati in tempi remoti non è sufficiente e nemmeno adatto a migliorare la tolleranza allo stress meccanico.
L’eccessiva sedentarietà è il vero motivo per cui il nostro corpo, sviluppatosi per correre, si infortuna durante un allenamento.
Recenti studi evidenziano che chi corre, probabilmente proprio grazie al carico che ne deriva, riduce la probabilità di sviluppare artrosi al ginocchio o degenerazione ai dischi intervertebrali rispetto ad individui sedentari.
Questo effetto protettivo, inoltre, sembra essere dosaggio dipendente, ovvero, chi più corre avrà negli anni minore probabilità di avere problemi nelle strutture corporee che vengono caricate.
Caricare, correre, allenarsi, muoversi fa bene non solo al nostro sistema cardiovascolare, al nostro sistema immunitario o al mantenimento di un corretto metabolismo, ma anche alle articolazioni, ai tendini e ai muscoli, che si infortunano solo quando le sollecitazioni non saranno sufficientemente graduali.
Questo è il vero motivo per cui ho evidenziato e ripetuto la parola adattamento, sperando che questo testo risulti utile a chi lo legge.
Le disfunzioni più comuni a cui va incontro un podista cambiano a seconda del livello e della specializzazione. Gli infortuni più comuni sono la sindrome della bandelletta ileotibiale, la sindrome femoro-rotulea, il mal di schiena, le tendinopatie al tendine d’Achille e al tendine rotuleo, le fratture da stress sia a livello della tibia che a livello del piede, la periostite. Ad esclusione di rarissimi casi, le patologie a cui vanno incontro i runner sono sempre, come precedentemente descritto, da sovraccarico o da stress ripetuto.
La prima valutazione ha come obiettivo principale quello di far meglio comprendere come modulare i carichi per continuare ad allenarsi e ridurre al minimo gli effetti negativi dell’infortunio. Riprendere il prima possibile gli allenamenti in sicurezza, evitando il riposo assoluto, rappresenta comunemente la soluzione migliore.
Quasi tutti i corridori, indipendentemente dalla specialità, concentrano la loro attenzione esclusivamente nell’atto della corsa, ignorando che aumentare la forza di tronco e gambe con lavori specifici, migliora l’economia di corsa. Questo si traduce in un minore utilizzo di ossigeno a pari velocità e, potenzialmente, anche in una minore probabilità di infortunio e nessuna conseguente fastidiosa interruzione della pratica sportiva.
L’individualizzazione è il concetto che reputo fondamentale nella costruzione di un percorso perché, anche se ciascun organismo si è sviluppato e differenziato per e grazie al movimento, ogni individuo è unico ed irripetibile, tanto nei pregi quanto nei difetti, così come nelle proprie abilità e punti deboli.
Protocolli preconfezionati venduti senza una valutazione appropriata sono il secondo motivo per cui i pazienti rimangono tali. Così come occorre essere graduali nell’allenamento, nelle variazioni biomeccaniche, nell’assegnazione di esercizi di rinforzo, nell’introduzione di lavori di qualità, nell’utilizzo di nuove calzature, è necessario anche selezionare e distinguere per ogni individuo ciò che può essere utile da quello che, al contrario, potrebbe diventare pericoloso o controproducente.
Ogni lesione ha delle peculiarità specifiche: alcuni infortuni sono dovuti al sovraccarico, altri alla ripetitività del gesto, altri ancora a una rigidità articolare. Riconoscere il tipo di lesione e le cause che hanno portato all’infortunio è fondamentale. In alcune situazioni bisogna ridurre il volume di allenamento e la velocità, in altre solo il volume, in altre ancora occorre diminuire o eliminare i dislivelli.
Ricordiamoci quindi che non c'è niente di meglio di un esame personalizzato da parte di un professionista sanitario specializzato nella corsa che si basi sulle ultime scoperte scientifiche!!!!